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PEOPLE

Barbara Minetto, Magis

Visione, sperimentazione e ricerca: quel “di più” che fa la differenza

Nata nel 1976 per iniziativa di Eugenio Perazza, Magis è un’azienda che ha fatto di sperimentazione e creatività la propria raison d'être. Il suo design è frutto della re-intepretazione degli oggetti della quotidianità che, grazie a visione e alle infinite possibilità delle nuove tecnologie e dei nuovi materiali, dà vita a un catalogo eclettico, in continua evoluzione, nel quale ogni prodotto racconta una storia diversa, parlando un linguaggio emozionale universale. Obiettivo di Magis è rendere accessibile ai più prodotti di alta qualità funzionale e tecnologica, sviluppati insieme ai protagonisti del design internazionale, con una visione non solo estetica, ma anche etica e poetica del progetto.

Stefano Giovannoni, Jasper Morrison, Konstantin Grcic, Ronan & Erwan Bouroullec, Marc Newson, Ron Arad, Naoto Fukasawa, Marcel Wanders, Philippe Starck, Zaha Hadid Architects, Thomas Heatherwick, sono alcuni dei designer che collaborano con l’azienda, per dare forma a prodotti 100% Made in Italy, ognuno con una propria narrazione e una propria personalità da esprimere, negli spazi domestici come in quelli collettivi. Una produzione tutta italiana che è una garanzia di alta qualità, in sintonia con una tradizione che, dalle sue radici culturali e artigianali, attraverso l’evoluzione stilistica e la crescita industriale degli anni Ottanta e Novanta, continua a rappresentare uno dei maggiori patrimoni dell’azienda.

L’intervista a Barbara Minetto, responsabile marketing e comunicazione di Magis.

Magis, parola latina che significa di più. Come questo antico vocabolo esprime DNA e vocazione del vostro brand?

Abbiamo sempre cercato di mettere un “di più” in quello che facciamo. Il nome che porti può rappresentare una condanna, per noi lo è. Questo elemento che costituisce il “di più” è ciò che ci contraddistingue nell’approccio al design, al prodotto, nelle relazioni.

I vostri prodotti sono spesso frutto di sperimentazione: dietro a questo approccio c’è un’intuizione di quello che sarà una tendenza del design o, più semplicemente, il desiderio di creare qualcosa di nuovo?

Ciò che guida prevalentemente lo sviluppo del nostro prodotto è la tecnologia. È la ricerca sui materiali, l’impiego degli stessi. Molto spesso le idee nascono internamente da una precisa volontà di utilizzare una determinata tecnologia o materiale. Noi percorriamo una nostra strada, non ci interessano le tendenze, ci interessa piuttosto l’unicità e l’essere diversi rispetto agli altri.

Come scegliete le collaborazioni con i vostri designer, spesso i più importanti della scena internazionale? 

È molto semplice. In relazione all’idea, che nasce internamente in Magis, cerchiamo di affidarne il suo sviluppo al designer che riteniamo più giusto, più in linea con l’idea stessa di progetto. Abbiamo un rapporto molto stretto con i designer, rapporto di grande rispetto reciproco ma anche di confronto. Ed è il confronto continuo che alza l’asticella del progetto.

Quanta ricerca fate e in quale direzione in materia di nuove tecnologia e materiali?

La ricerca rappresenta una voce importante dei nostri investimenti. Attualmente stiamo continuando la sperimentazione delle plastiche bio e di nuove leghe metalliche.

Siete una delle tre aziende vincitrici del Salone del Mobile.Milano Award: che significato ha per voi?

Indubbiamente rappresenta un grandissimo riconoscimento che premia il nostro impegno ma che, allo stesso tempo, ci stimola ad impegnarci ancor di più per il Salone del Mobile 2019.

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01. Brut
02. Brut, Troy
03. Chair_One
04. Officina
05. Sequoia
06. Spun